«Negli scarti dell’industria ho sempre intravisto un tesoro», afferma Roberto Mora, il designer emiliano i cui oggetti d’arredo vengono alla luce dagli scarti di stampaggio dei metalli. Sedie, madie, quinte divisorie, appendiabiti e contenitori nati dalle sue mani sono stati esposti alla Triennale Design Museum di Milano, oltre ad aver già conquistato le vetrine di importanti negozi di design metropolitano. I suoi scarti preferiti? Gli “sfridi”, termine tecnico per i negativi del taglio al laser delle lastre di ferro.